Biblioteca Civica Bertoliana

Il chiostro di Palazzo San Giacomo

1 Francesco Duodo, Pianta del soppresso Convento di S. Giacomo di Vicenza, 1774
2 A. Inselvini, Progetto di riduzione dell'ex. Convento di San Giacomo a sede della Civica Bertoliana, 1907
3 Fotografia del chiostro di Palazzo San Giacomo, 1959-1960

Tra la fine del '600 e il '700

Palazzo San Giacomo, fine del XVII secolo: un chiostro spoglio e silente, luogo di raccoglimento e preghiera silenziosa, è percorso dai padri Somaschi che abitano il collegio di contrà Riale e si dirigono alla chiesa dei Santi Filippo e Giacomo. Il cortile funge da collegamento tra i due edifici sin dai progetti di ampliamento del convento del 1627, poi conclusosi il secolo successivo, nel 1727, con interventi di Carlo Borella e Francesco Muttoni.

La Pianta del soppresso Convento di S. Giacomo di Vicenza, disegno manoscritto ed acquerellato da Francesco Duodo, datato 13 giugno 1774, dipinge la “corte dei chiostri” di pianta quadrangolare, circondata da corridoi e con al centro il rotondo puteale a protezione dell’apertura del pozzo.

Il documento è conservato in Bertoliana, all’interno dell’Archivio Torre, archivio storico del comune di Vicenza, in un fascicolo che raccoglie la stima dei locali del soppreso convento (fig.1).

Nel 1772 il chiostro viene abbandonato dai padri Somaschi, che lasciano Vicenza nel 1772 a seguito del decreto della Repubblica Veneta che prevede la soppressione di monasteri e conventi che non raggiungevano un certo numero di religiosi. Già nel 1774 vengono avanzate alla Municipalità le proposte per l’acquisto del Collegio e della chiesa che si formalizza nel 1775 con la modesta somma di 1.550 ducati.

Tra '800 e inizio del '900

Per tutto il secolo successivo il cortile, polveroso, con una pavimentazione a ghiaia, è aperto per uffici pubblici e scuole che occupano il palazzo. Serve negli anni come sede di un liceo e ginnasio, di un’accademia di pittura e di disegno, delle scuole elementari del Comune e dell’archivio e della Camera notarile, fino al 1904. Negli anni successivi il Comune delibera il 14 novembre 1906, l’adattamento dell’edificio a uso ed ufficio della posta e del telegrafo, con demolizione della chiesa.

Il progetto non si realizza e lascia spazio, il 12 maggio 1908, alla decisione di trasferirvi la Biblioteca Bertoliana, che occupava da due secoli (fin dalla sua fondazione nel 1708) il piano nobile del Palazzo del Monte di Pietà.

Il chiostro cambia, come la funzionalità dell’edificio. Nel Progetto di riduzione dell’ex convento di S. Giacomo a sede della civica Biblioteca, datato marzo 1908 (conservato all’Archivio del Comune di Vicenza a Palazzo Trissino, fig.2). Un disegno delineato da Inselvini, datato 16 aprile 1907, mostra la nuova disposizione dello scalone d’ingresso, spostato da stradella San Giacomo a contra’ Riale (all’attuale civico 9), e un giardino pensile, con lo schema distributivo a corridoi angolari che crea le quattro aree trapezoidali verdi e piantumate lungo i lati dell’edifico. Il progetto, affidato all’architetto vicentino Dondi Dall’Orologio costa complessivamente 77.000 lire.

La biblioteca si insedia a Palazzo San Giacomo. L’imponente raccolta libraria e documentaria viene trasferita nella sede attuale sotto l’attenta supervisione del bibliotecario Domenico Bortolan, che appunta ogni fase del trasloco, come testimoniato dal Diario del trasporto della Biblioteca Bertoliana alla nuova sede nell'ex Convento di S. Giacomo, da lui redatto quotidianamente e conservato nell’Archivio storico della Bertoliana.

Dopo il 1950

Una ristrutturazione radicale dell'edificio di San Giacomo è realizzata dopo la Seconda Guerra Mondiale, durante la direzione di Antonio Marco Dalla Pozza. Gli interventi, realizzati in tre successive fasi tra il 1950 e il 1959, permettono di ricavare nuovi spazi destinati ai magazzini librari e al pubblico, spostando lo scalone d'ingresso dal civico 9 al civico 5, ricavando nuove sale studio e nuovi uffici nelle ali ovest ed est dell'ex convento e allestendo nuove scaffalature nei magazzini librari. Proprio in concomitanza di questi lavori è riallestito anche il giardino del chiostro. Ne dà notizia ai cittadini anche l’articolo del 14 agosto 1959 del Giornale di Vicenza, acclamando la sistemazione a giardino pensile del cortile della biblioteca. Il chiostro, finora tappezzato con ghiaino e sterpaglia, viene leggermente abbassato per pareggiarlo con le sale studio che vi si affacciano, pavimentato. E’ piantumato ad oasi verde con un piccolo acero, ortensie, rose e una vite americana, che fa da baldacchino e ombreggia la vera da pozzo seicentesca in pietra di Nanto. Un negativo fotografico del Fondo Fotografico Tapparo Trentin mostra il cortile all'inizio degli anni Sessanta del Novecento (fig. 3). Appare come oggi, con una pavimentazione in trachite euganea rullata in lastre a pezzature differenti, di medie dimensioni irregolari, stesa a forma cruciforme a formare l’area di quattro aiuole agli angoli del cortile.
Oggi il chiostro resta luogo di silenzio e di letture, protetto dalle mura di Palazzo San Giacomo e colorato dalle fioriture di un giglio, un’ortensia, una rosa, un glicine; dal rosso delle foglie d’acero e dal verde mantello di vite americana che protegge la vera da pozzo.

La vera da pozzo

La vera da pozzo al centro del chiostro è realizzata da un unico blocco in pietra di Nanto. Il corpo principale è decorato a rilievo con foglie di acanto alternate a stemmi con uno scudo privo di dettagli o immagini. Il bordo superiore è chiuso da una griglia metallica. Fonti d'archivio e studi recenti pongono la datazione in un intervallo compreso tra il 1641 e il 1727, ipotesi confermata dall' intonazione barocca del manufatto. 

Nel 2022 è iniziato il restauro di questo manufatto. Le attività sono ancora in atto in quanto è previsto un piano di monitoraggio e manutenzione annuale. Questo progetto è stato possibile grazie a LIONS CLUB VICENZA HOST e alla sinergia tra la scuola di restauro Engim, la Biblioteca civica Bertoliana, la Regione del Veneto e la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza. 

Immagini:

1 Francesco Duodo, Pianta del soppresso Convento di S. Giacomo di Vicenza, 1774 in Archivio storico del Comune di Vicenza, Archivio Torre, b. 1776, fasc. 6
2 A. Inselvini, Progetto di riduzione dell'ex. Convento di San Giacomo a sede della Civica Bertoliana, 1907, pubblicato in Margaret Binotto, La chiesa e il convento dei SS. Filippo e Giacomo di Vicenza, c1981 (da Archivio storico del Comune di Vicenza, Cat. VIII Istruzione Biblioteche, 1909)
3 Fotografia del chiostro di Palazzo San Giacomo, 1959-1960, in Fondo fotografico Tapparo Trentin, FF.TT.289/1.2