DONAZIONI: Schede
DONI PROVINCIA - Donatore: Provincia di Vicenza 1872 e seguenti.
Descrizione.
L'Amministrazione Provinciale di Vicenza, che nel tempo ha assunto denominazioni diverse, ha donato con regolarità alla Bertoliana copia dei suoi atti amministrativi a stampa e, dalla metà del '900, anche di numerosissime pubblicazioni di carattere locale. Già dal 1869, inoltre, iniziò a finanziare la Biblioteca, che offriva un servizio culturale per tutto il territorio provinciale, con L. 500 annue, cifra che è andata via via aumentando nel tempo. L'anno 1948 segnò un considerevole passo in avanti nei trasferimenti della Provincia a favore della Bertoliana: la cifra messa a disposizione fu di L. 5.000.000. Ciò avvenne anche in considerazione del fatto che la stessa Amministrazione Provinciale era diventata in quell'anno, con il Comune di Vicenza, uno dei 2 enti costitutivi del "Consorzio per la gestione della Biblioteca Civica Bertoliana". Dal 1992, pur essendo stato sciolto il Consorzio per motivi di legge, la Provincia eroga alla Bertoliana annualmente la somma di L. 250.000.000 funzionale ad incrementare le raccolte, ciò in considerazione della funzione di "biblioteca capoluogo di provincia" svolto dalla biblioteca vicentina. Dal 1999, infine, l'Amministrazione Provinciale di Vicenza, incaricata dalla Regione del coordinamento delle biblioteche di ente locale, supporta l'attività del "Centro servizi" istituito presso la Bertoliana a favore della rete provinciale delle biblioteche vicentine.
LEGATO MAGRINI - Donatori: Antonio Magrini e Maria Franceschini 1872 e 1873
Descrizione.
Il lascito portò alla Bertoliana non solo copia delle 49 opere a stampa del Magrini stesso, ma anche tutti gli esemplari che ancora erano in casa della sua opera maggiore (Memorie intorno la vita e le opere di Andrea Palladio) perché la Biblioteca potesse usarle per scambi con altre istituzioni. Tra i manoscritti si ricordano il Diario sul '48 e le Notizie biografiche su artisti e illustri vicentini, il suo carteggio e copie di lavori già a stampa. Tutta l'opera del Magrini è volta ad illustrare la Città ed i cittadini illustri.
Informazioni.
Antonio Magrini era nato a Vicenza nel 1805. Diventato sacerdote, dal 1843, aveva svolto il compito di assistente dell'anziano bibliotecario Ignazio Savi, alla cui morte era stato nominato bibliotecario interinale. La sua erede Maria Franceschini, interpretandone la volontà, nel 1873 ne fece pervenire i manoscritti. Un'altra parte dei manoscritti del Magrini, prestati dallo stesso autore a studiosi vicentini, furono con fatica recuperati in seguito. E' il caso, per esempio delle Memorie su Valerio Belli, consegnate alla Bertoliana solo nel 1883.
LEGATO GEROLIN - Donatore: Antonio Gerolin 1873
Descrizione
Le 148 opere, per un totale di 599 volumi, compongono una biblioteca privata che evidenzia interessi letterari, filosofici, scientifici e storico-giuridici da parte del proprietario.
LEGATO POLATI - Donatore: Girolamo Polati 1874
Descrizione.
140 opere a stampa del XIX secolo, relative alla storia religiosa ed alla storia della Chiesa.
Informazioni.
Il donatore fu sacerdote e benemerito della Città, tanto da essere sepolto nel Famedio del cimitero di Vicenza. Fu anche Cavaliere della Corona d'Italia.
LEGATO GONZATI - Donatore: Lodovico Gonzati 1876
Descrizione.
Il legato Gonzati, ora confluito nel "Fondo Gonzati", è costituito da oltre 3.000 volumi e circa 7.000 opuscoli; a ciò vanno aggiunti i 496 manoscritti in 644 tomi. Le disposizioni testamentarie vollero che il fondo non potesse né dovesse essere smembrato o disperso. Per questo motivo e per far spazio alla raccolta, il Comune di Vicenza acquisì le case Zileri confinanti con il palazzo di contrà del Monte dove aveva sede la Bertoliana, destinando due sale delle stesse al fondo relativo ad autori e/o ad argomenti vicentini definito Fondo Gonzati. Il fondo, di cui questa donazione fu il nucleo originario, risulta tuttora essenziale per la documentazione della cultura e della storia locali. Ancora oggi vi confluiscono tutti i testi collegabili a Vicenza o al territorio provinciale.
Informazioni.
Il lascito Gonzati è frutto della ricerca e della raccolta di testi compiute dal marchese Vincenzo e proseguita poi dal figlio, il canonico Lodovico Gonzati. Per quanto attiene alle opere manoscritte ed inedite, sia il marchese Vincenzo sia il figlio, si presero cura di farne copia a mano quando non risultava possibile acquisire l'originale. L'assistente bibliotecario V. Barichella fu incaricato di redigere l'inventario delle opere a stampa. L'inventario dei manoscritti, invece, fu compilato dal bibliotecario A. Capparozzo. Lodovico Gonzati fu anche Presidente della "Deputazione alla Biblioteca" dal 1873 fino alla sua morte.
LASCITO MASSARI - Donatore: Giuseppe Massari 1878
Descrizione.
Contiene opere musicali, come dall'elenco prodotto dall'assistente bibliotecario V. Barichella per rilasciarne copia all'erede del Massari, signora Maria Luigia Dalla Ca'.
ARCHIVIO REVESE - Donatore: Gaetano Bruno Revese 1878
Descrizione.
E' il primo archivio di famiglia pervenuto in Bertoliana. Contiene una serie di documenti che vanno dal 1091 al 1805, parte in pergamena e parte in carta bombacina, rilegati in 27 volumi in folio.
Informazioni.
Il sacerdote Gaetano Bruto Revese , di Brendola, donò l'archivio di famiglia a condizione di poter disporre dei documenti che di volta in volta gli fossero stati necessari per i suoi studi.
LEGATO DONA' - Donatore: Giuseppe Donà 1879
Descrizione.
Si tratta di 128 opere, in gran parte di letteratura italiana. Ai maggiori scrittori italiani dell'Ottocento si affiancano Machiavelli, Guicciardini e Jules Verne.
DONI BANCA POPOLARE DI VICENZA - Donatore: Banca Popolare di Vicenza 1879 e seguenti
Descrizione.
Attenta alle esigenze della Bertoliana, la Banca donò a più riprese. Sicuramente da segnalare la consegna nel 1933 del Dialogus de generatione formarum naturalium di Petrus Nicola a Lino, un manoscritto miniato "a bianchi girari" datato 1485, già appartenuto alla famiglia Dandolo e proveniente dalla biblioteca del veneziano Jacopo Soranzo. Nel 1985 acquistò per la Biblioteca una serie di vecchie cartoline della Città e Provincia di Vicenza molto apprezzate dagli studenti di architettura e dagli amatori di cose cittadine, che trovano in esse aiuti e spunti per la ricostruzione di ambienti e palazzi scomparsi.
A beneficio della Bertoliana, sostenne, per il periodo compreso tra il 1959 e al 1992, gli oneri derivanti dall'abbonamento al quotidiano "Il Sole 24 Ore". Nel 1941 offrì 20.000 lire per la costituzione di una sala "Lampertico". La sala non venne in realtà realizzata subito a causa degli eventi bellici e la somma servì alla Bertoliana per altre necessità. Solo nel 1956 fu allestita questa sala (il busto dello statista era già stato donato da Sebastiano Rumor) con una spesa di 1.500.000 di lire grazie ad un ulteriore contributo della stessa Banca Popolare. Oltre a tali realizzazioni e donazioni, la Banca ha reso possibile anche numerose attività culturali della Bertoliana; nel 1999 ha curato un convegno su Laura Lattes e la ristampa anastatica de Le storie di Mirella. Da ricordare la mostra "Rara scripta" allestita nel 2000 nelle sale di Palazzo Thiene sede centrale e di rappresentanza dell'istituto di credito vicentino.
La pubblicazione di questo stesso volume è stata possibile grazie al contributo della Popolare di Vicenza.
ARCHIVIO VALMARANA - Donatore: Famiglia Valmarana Salvi, Asilo di mendicità Salvi di Vicenza - 1879, 1910, 1915
Descrizione.
La famiglia Valmarana donava nel 1879 tre buste di carte riguardanti l'acquisto, fatto dalla stessa nei secoli precedenti, di alcune case e terreni nelle pertinenze di Porta Castello e di Porta Nova a Vicenza. Nel 1910 l'Asilo di mendicità Salvi vi affiancava una cassa di pergamene, provenienti sempre dalla famiglia Valmarana, e due carte topografiche a colori. Queste rappresentavano la casa ed il giardino Valmarana-Salvi ed erano state prodotte dal perito Giusto Dante negli anni 1659 e 1666. Lo stesso Istituto donava nel 1915 altre pergamene legate alle vicende della famiglia Valmarana.
Informazioni.
L'Asilo di mendicità venne istituito dalla famiglia Salvi, erede a sua volta dei Valmarana di Porta Castello, prima della propria estinzione. Le prime tre buste, interessanti dal punto di vista storico perché datate al tempo della Repubblica Veneta, furono molto utili al Comune di Vicenza quando acquisì il Giardino Salvi e le sue pertinenze.
RACCOLTA BRUNIALTI - Donatore: Attilio Brunialti 1880 e seguenti
Descrizione.
Contiene varie opere pubblicate dallo stesso donatore, testi relativi al diritto ed al trasporto ferroviario, alla geografia e ai viaggi, per un totale di 350 titoli. A questi si aggiunge un discreto carteggio e ad alcuni manoscritti autografi conservati nel fondo speciale definito "Carte Brunialti".
Informazioni.
Alla Biblioteca è stato donato anche un ritratto di Attilio Brunialti eseguito da Giuseppe Ginelli. Brunialti, studioso di diritto e deputato per sei legislature per i Collegi di Vicenza e poi di Thiene, svolse una grande attività politica e amministrativa che lo portò in vari Paesi e gli offrì spunti ed occasioni per scrivere dei più svariati argomenti, in particolare di geografia e di viaggi. La sua bibliografia contiene 434 titoli.
DONO CAPPAROZZO - Donatore: Andrea Capparozzo 1880-1883
Descrizione.
Le donazioni del Capparozzo sono relative alle sue 54 pubblicazioni, ad opere di altri autori del XIX secolo e un ricco carteggio con lettere di illustri personaggi.
Informazioni.
Andrea Capparozzo nel 1857 fu nominato bibliotecario della Bertoliana, carica che mantenne fino alla morte avvenuta nel 1884. Catalogò i fondi manoscritti della Biblioteca. Si dedicò anche ai fondi a stampa della stessa, alla loro implementazione ed alla loro catalogazione. Cercò in particolare di acquisire le edizioni antiche vicentine ancora mancanti nelle raccolte. E' autore di una relazione cui il presente volume si lega strettamente: Sui doni pervenuti alla Biblioteca Bertoliana dal 1 gennaio 1858 a tutto l'anno 1871.
DONO MENEGHELLO - Donatore: Vittorio Meneghello 1880-1882
Descrizione.
Varie sono le opere pervenute in dono da V. Meneghello. Da ricordare: le Genealogie vicentine di Gianbattista Mezzalira, in quattro tomi manoscritti; le Tabulae anatomicae di Pietro Berrettino; l'incunabolo Opuscola s. Bernardi, Brescia 1495; Orationi volgari del Groto, Venezia 1593; il manoscritto delle Rime rustiche di Braghin Caldiero; l'Historia delle vite dei Pontefici del Platina, Venezia 1578; edizioni settecentesche di V. Alfieri e 20 stampe caricaturali politiche sull'occupazione francese in Italia.
DONO E LASCITO MARASCA - Donatore: Pietro Marasca 1880-1891
Descrizione.
Le varie opere a stampa e manoscritte donate o fatte giungere in Biblioteca dal canonico Marasca integrano i fondi della Bertoliana, in particolare quelli relativi agli scrittori vicentini. Tra i manoscritti sono da segnalare: le Memorie patrie dello stesso Marasca, lo scritto di M. Pavanello sui podestà di Vicenza, uno Statuto della Città, gli Ordini et statuti del Collegio de Speciali della Città di Vicenza, gli Inventari compilati da L. Cristoffoletti dell'Archivio dell'Ospitale di S. Antonio abate e dell'Ospital Grande, delle O-pere Pie e della Congregazione di Carità. E ancora: le Lettere ed Orazioni di F. Maturanzio, i Consulti sopra una donazione di Speron Speroni alla contessa Arsilia detta Diamante Capra di V. Matteazzi. Infine: due lettere di Antonio Canova, Privilegio in arte aromataria concesso alla famiglia Bonacioli, tre manoscritti di Antonio Turra ed uno di Antonio Magrini su Lionello Chiericati. Tra gli incunaboli molto interessante risulta il Marziale commentato del 1493. Sono poi numerose le cinquecentine donate. Alcune sono di pregio e rare; tra queste: il De re militari di Vegezio del 1534, la Practica nummorum del 1581 di A. M. Vicecomes, le Institutiones di Quintiliano stampate a Venezia nel 1522, Il De oratore e le Epistolae di Cicerone stampate a Venezia nel 1520 e nel 1589, la Bibliotheca historica di Diodoro Siculo del 1548, l'Historia di Sallustio del 1521. Nel tempo si è rivelata molto utile per la Biblioteca, in quanto molto consultata, la raccolta iconografica denominata "Raccolta Marasca", relativa ad illustri vicentini.
Informazioni.
Pietro Marasca era nato a Vicenza nel 1808 e si era laureato in teologia a Padova. Divenuto sacerdote aveva insegnato sia in Seminario come, più tardi, nel pubblico Liceo. Fu cultore attento della storia patria.
DONO ROSSI - Donatore: Francesco Rossi 1880 e seguenti
Descrizione.
117 opere per un totale di 175 volumi. Buona parte delle opere sono in lingua tedesca ed hanno interesse scientifico, così come gran parte della donazione. Vi sono anche rendiconti di viaggio. Tra le opere più rare si segnala il De conchis minus notis di J. Plancus. Nel dono è compresa anche La Lombardia del padre V. Coronelli, il Viaggio in Dalmazia di A. Fortis, la Storia della famosa grotta detta volgarmente il Covolo o Covalo di Costoza di G. Maccà.